30 Maggio 2018
ANCHE BASSE TEMPERATURE POSSONO ESSERE SFRUTTATE EFFICIENTEMENTE
Le pompe di calore utilizzano l’energia naturalmente presente nell’ambiente per riscaldare o raffrescare.
Le pompe di calore Herz commotherm LW-A sfruttano nello specifico l’energia dell’aria esterna anche a temperature ben al di sotto dello zero termico.
Le peculiarità tecniche e costruttive, quali ad esempio l’ampia superficie dell’evaporatore, garantiscono prestazioni elevante anche durante i periodi più freddi dell’anno nonché, un funzionamento silenzioso ed un sicuro risparmio sui costi di alimentazione, grazie ai prolungati intervalli per lo sbrinamento.
QUAL’È IL MIGLIOR SISTEMA PER VOI?
Dipende dal tipo di fonte di calore e dalle caratteristiche del luogo, ma anche ovviamente dalla richiesta di calore dell’edificio e dalle vostre esigenze quotidiane. Di seguito riportiamo a titolo di esempio, due possibili installazioni, considerando l’aria come fonte di calore:
1. Pompa di calore ad aria per l’installazione all’esterno – monoblocco:
In questo caso la fonte di calore è l’aria esterna, da cui si estrae energia termica per la produzione di riscaldamento ed acqua calda sanitaria. Questo avviene anche a temperature di -20°C.
2. Pompa di calore ad aria splittata
Una pompa di calore splittata è composta da una unità interna ed una esterna. L’unità d’evaporazione all’esterno è collegata al clico frigorifero dell’unità interna con delle tubazioni apposite. Come fonte di calore viene utilizzata l’energia contenuta nell’aria esterna.
LA SOLUZIONE OTTIMALE
Per massimizzare l’efficienza dell’impianto e razionalizzare i consumi energetici, oltre alla pompa di calore, è fondamentale installare anche altri componenti.
Accumulo termico. Trattasi di un serbatoio di acqua tecnica di riscaldamento frapposto tra il generatore e l’impianto di riscaldamento. La principale funzione di questo componente è fornire un volano termico alla pompa di calore. Di fatto contribuisce a compensare la variabilità della fonte di calore (aria esterna) e, della richiesta da parte dell’utenza di riscaldamento.
La presenza dell’accumulo consente quindi di fronteggiare meglio i momenti critici (maggior richiesta di calore) nell’arco della stagione. Contemporaneamente, l’accumulo termico aiuta a ridurre il numero di accensioni e spegnimenti della macchina, aumentando l’efficienza del sistema in termini di COP medio stagionale (JAZ).
Sistema solare. Quando un impianto di riscaldamento è dotato di accumulo termico, risulta conveniente (salvo particolari eccezioni) integrare anche l’impianto solare termico per gestire sia la produzione di acqua calda sanitaria, sia riscaldare e raffrescare. Se correttamente dimensionato e intelligentemente integrato nel sistema, l’impianto solare termico può essere un valido supporto alla pompa di calore per migliorarne le prestazioni e ridurne i consumi.
Impianto di distribuzione del calore. La parte emissiva dell’impianto di riscaldamento è un altro che non può essere ignorato. Per un corretto funzionamento di una pompa di calore, a prescindere dalla tipologia (ad aria, ad acqua o geotermica), è necessario che le temperature di mandata richieste siano basse.
L’efficienza della macchina è tanto maggiore quanto minore è la temperatura dell’acqua che essa deve produrre: obbiettivo nella creazione dei sistemi in pompa di calore deve essere dunque realizzare un impianto di riscaldamento a temperatura più bassa possibile. Sono quindi ideali impianti radianti a bassa temperatura (pavimento, parete o soffitto), come anche altre tipologie di corpi scaldanti concepiti per lavorare a temperature inferiori ai 40ºC (termostrisce, piastre radianti, radiatori sovradimensionati).
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Tutti gli accorgimenti suggeriti, se opportunamente applicati, consentono un veloce recupero dell’investimento iniziale. Grazie al maggior risparmio ottenibile in bolletta, si possono infatti ammortizzare i costi di acquisto ed installazione della pompa di calore e degli altri componenti dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento.
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