24 Luglio 2019
Quando ormai si pensava di essere al riparo da ogni pericolo, ecco che partono ora ispezioni a tappeto e salate sanzioni (da 500 a 2.500 Euro per ogni proprietario) a carico dei condomini con riscaldamento centralizzato o teleriscaldamento che non hanno rispettato l’obbligo di contabilizzazione e termoregolazione e che non hanno quindi effettuato i dovuti interventi per mettere a norma gli impianti entro giugno 2017.
Stando ai dati derivanti dall’industria di settore, solo il 50% degli edifici risultano attualmente in regola.
I controlli sarebbero dovuti iniziare già due anni fa, ma a causa di lungaggini burocratiche si è vissuto un prolungato periodo di calma apparente. Tale lasso temporale, si è reso infatti necessario per permettere alla Regioni, enti preposti all’attività di controllo, di organizzarsi operativamente e di predisporre idonei Registri (anche se non sempre adeguatamente aggiornati). Quasi tutte le Regioni, tranne Emilia Romagna e Toscana, hanno demandato l’onere dei controlli ai Comuni con più di 40 mila abitanti.
Abitando in un comune di piccole dimensioni potrebbe venirti spontaneo pensare… “Allora io sono salvo!”, e invece no, perché qui entrano in gioco le Città Metropolitane.
I vari soggetti a cui competono i controlli agiscono in modo diverso, tuttavia alcuni stanno già dando un valido esempio:
Naturalmente questi sono solo alcuni esempi, giusto per citare alcuni casi di riferimento.
La spada di Damocle delle verifiche pende però su tutto il territorio nazionale.
Ti terremo quindi aggiornato in merito a futuri sviluppi. Continua quindi a seguire il nostro blog.
Fonte news: Il Sole 24 Ore – N° 200 di Lunedì 22 luglio – Articolo “Partono i controlli in condominio.
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