18 Giugno 2019
I massetti nei sistemi radianti sono uno dei componenti di un pacchetto radiante a pavimento e perciò, al pari della scelta del pannello isolante o del tubo, vanno scelti e posati a regola d’arte.
A seconda del tipo di sistema, del tipo di materiale, dei carichi e di altre informazioni il massetto deve essere deciso assieme allo strutturista.
Esso deve essere realizzato con un impasto fluido per evitare la formazione di bolle d’aria (che impediscono la corretta propagazione del calore) e per ottenere questo spesso si ricorre ad additivi fluidificanti.
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TIPOLOGIE DI MASSETTI
Esistono due tipologie di massetti:
Massetti Tradizionali:
Costituiti da una parte legante (cemento, solfato di calcio) e da inerti di vario tipo miscelati con acqua. Il loro spessore normalmente è di 5 cm anche se esistono prodotti che consentono spessori inferiori fino ai 3,5 cm.
Massetti Fluidi o Autolivellanti:
Caratterizzati da alta scorrevolezza e fluidità e, una volta induriti, alta resistenza meccanica. Normalmente hanno uno spessore inferiore ai massetti tradizionali fino a 3 cm o meno con prodotti speciali.
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PECULIARITÀ DEI MASSETTI FLUIDI O AUTOLIVELLANTI
Una caratteristica dei massetti fluidi o autolivellanti è di avere una migliore conduttività o minore resistenza termica e perciò sono più frequentemente usati nei sistemi radianti a pavimento.
Questa è non solo è una delle loro caratteristiche che sono:
È comunque sempre molto importante affidarsi ad aziende e posatori qualificati per la posa di questo importante elemento e soprattutto rispettare le indicazioni e i tempi di maturazione prima di procedere con la posa dei rivestimenti.
Il calcestruzzo deve essere gettato con l’impianto in pressione e temperature ambiente superiori ai 5 °C.
Successivamente si deve mantenere una temperatura minima di 5 °C per almeno i 3 giorni successivi. Inoltre il massetto deve essere protetto dall’essicazione per almeno 3 giorni (in caso di basse temperature o cementi a lento indurimento servono più giorni) e in seguito da effetti nocivi come ad esempio calore e siccità al fine di mantenere un basso livello di ritiro ed evitare la formazione di tensioni interne che possono ad esempio far alzare gli angoli dello stesso. Questa protezione, in piccoli edifici, può essere ottenuta chiudendo le porte e finestre ad esempio con pellicole in nylon o serramenti provvisori.
Infatti mancando certi requisiti – “perché si deve fare presto e siamo in ritardo con il cantiere…” – ci si ritroverà quasi sicuramente con difetti e problemi successivi che nella maggior parte dei casi verranno imputati al pacchetto radiante Pannello/Tubo e raramente al non aver rispettato le condizioni minime richieste di maturazione del massetto.
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AVVIAMENTO INIZIALE DELL’IMPIANTO
Questa operazione deve essere eseguita almeno dopo 21 giorni dopo la posa del massetto o comunque seguendo le istruzioni del fabbricante; comunque almeno 7 giorni dopo in caso di utilizzo di massetti anidritici e sempre rispettando le indicazioni del fabbricante.
Il riscaldamento iniziale deve iniziare con una temperatura di mandata compresa tra i 20 °C e i 25 °C e deve essere mantenuta per almeno 3 giorni. Successivamente si può impostare la temperatura massima di progetto, e raggiungerla gradualmente (3 °C al giorno) fino a mantenerla per almeno altri 4 giorni.
Tutta questa procedura deve essere documentata.
Al termine di queste 2 fasi il rivestimento può essere posato.
DA SAPERE
Al fine di offrire un servizio sempre più curato stiamo attivando delle partnership con aziende specializzate nella posa dei massetti e non solo.
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