DOMANDE FREQUENTI
In questa sezione troverai risposta a tutte le domande sui prodotti Herz.
In questa sezione troverai risposta a tutte le domande sui prodotti Herz.
800 visualizzazioni in 3 giorni… Ad impianti ormai a pieno regime e, complice l’imminente scadenza del 31 dicembre 2016 imposta dal DL 102/14, le valvole termostatiche continuano ad essere un tema caldo per gli operatori termoidraulici, ma soprattutto per chi vive in condominio.
800 sono infatti le visualizzazioni ottenute da venerdì 27 a domenica 29 novembre 2015 dall’articolo “Valvole termostatiche per la termoregolazione: 10 cose da sapere“, pubblicato sul sito EdilTecnico.it e, basato sui contenuti della guida al corretto utilizzo delle valvole termostatiche, appositamente redatta da Herz per gli utenti finali, in particolar modo per coloro che quest’anno si trovano a dover usare le termostatiche per la prima volta.
Il documento Herz aveva già ottenuto buoni riscontri anche nelle scorse settimane sulla pagina ufficiale Facebook Herz Italia, su questo sito ed a seguito dell’invio della newsletter settimanale sull’argomento.
Forti dei positivi esiti ottenuti, porteremo avanti ancora con maggior impegno la nostra campagna informativa ed il nostro progetto “HERZ: FORMIAMO PROFESSIONISTI”
Nel frattempo, desideriamo ringraziare tutti voi che ci seguite e che contribuite a diffondere la nostra filosofia aziendale all’insegna della chiarezza e della professionalità.
Risponde l’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA)
Approfondimento in merito alle novità introdotte dal DL 102/14 in materia di contabilizzazione del calore e termoregolazione.
Video pillole dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Risponde l’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA)
Approfondimento in merito alle novità introdotte dal DL 102/14 in materia di contabilizzazione del calore e termoregolazione.
Video pillole dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Risponde l’avvocato Edoardo Riccio (Coordinatore Giuridico del Centro Studi Nazionale ANACI)
Approfondimento in merito alle novità introdotte dal DL 102/14 in materia di contabilizzazione del calore e termoregolazione.
Video pillole dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Risponde l’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA)
Approfondimento in merito alle novità introdotte dal DL 102/14 in materia di contabilizzazione del calore e termoregolazione.
Video pillole dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Risponde l’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA)
Herz in collaborazione con esperti di settore approfondisce i punti salienti del DL 102/14 per chiarire le novità da esso introdotte in materia di contabilizzazione del calore e termoregolazione.
Video pillole dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Herz risponde a questo importante quesito con l’aiuto dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
Nella sezione “SALA STAMAPA / NOTIZIE” sono disponibili altre numerose video pillole relative ai principali temi legati al DL 102/14 – Contabilizzazione del calore e termoregolazione.
I video sono tratti dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
L’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA) risponde a questo interessante quesito ed offre un utile consiglio sull’utilizzo delle valvole termostatiche in condominio.
Video pillola dal convegno di apertura del ciclo di incontri dal titolo “31/12/2016 – Uno per Tutti, Tutti per il Condominio“, tenutosi il 30 gennaio 2015 presso lo Sheraton Hotel Padova.
Solo pochi giorni fa, il 15 ottobre, si sono accesi i primi impianti di riscaldamento nella zona climatica “E” che comprende anche comuni quali Milano, Torino e Venezia. Nelle prossime settimane toccherà via via a tutte le altre città italiane.
Gli utenti più virtuosi, coloro che hanno rispettato le normative attualmente vigenti, si troveranno quindi a gestire la temperatura di casa attraverso le valvole termostatiche, molti per la prima volta. Le valvole termostatiche sono un dispositivo molto efficiente grazie al quale si può risparmiare e godere di un reale comfort termico, ma è bene ricordare che anche la miglior tecnologia può risultare poco efficace se non supportata da un idoneo comportamento da parte dell’utilizzatore.
A prescindere dal fatto che è assolutamente indispensabile scegliere prodotti di qualità, affidandosi a professionisti del settore capaci di eseguire installazioni a regola d’arte, è chiaro che Vi sono delle azioni che si possono mettere in atto in ambito domestico per il raggiungimento di un giusto compromesso tra risparmio e benessere.
▶ DIVERSIFICARE LA TEMPERATURA AMBIENTE NEI DIVERSI LOCALI
Considerando il grado ed il tipo di utilizzo delle diverse stanze, nonché la presenza di possibili fonti ausiliarie in grado generare apporti gratuiti di calore, la temperatura ambiente potrebbe essere impostata come indicato nel seguente esempio:
>> Cucina: 20 °C
>> Bagno: 22 °C
>> Camere da letto: 17 °C
>> Corridoi ed altri locali poco o non utilizzati: 16 °C
N.B. Utilizzare la scala graduata presente sulle teste termostatiche Herz per impostare i relativi valori di temperatura ambiente desiderati (vedi file sotto riportati). Ricordiamo che la resa ottimale delle valvole termostatiche può variare in base alla posizione del radiatore ed al grado di isolamento dell’immobile.
▶ EVITARE DI COPRIRE I RADIATORI
Sconsigliamo fortemente l’utilizzo di copriradiatori. Evitare inoltre di coprire i caloriferi con tendaggi biancheria bagnata, mobili o altri ingombri di qualsiasi natura. Qualora il radiatore si trovi in una posizione sfavorevole (es.: nicchia), per una corretta rilevazione/regolazione della temperatura ambiente adottare soluzioni specifiche quali le teste termostatiche con sensore a distanza o comando a distanza.
▶ ADEGUARE L’USO DEL RISCALDAMENTO ALLE PROPRIE NECESSITÀ
In casi particolari quali ad esempio case vacanza o immobili adibiti ad uso lavorativo (es.: negozi ed uffici) è opportuno installare teste elettroniche cronotermostatiche, dispositivi che consentono di gestire la temperatura ambiente secondo fasce orarie e quindi in base agli orari di presenza effettiva nei locali di interesse. In caso di assenza si potrà quindi mantenere una temperatura inferiore in modo da evitare inutili sprechi.
Tali dispositivi sono inoltre gestibili comodamente anche da smartphone, pc o tablet attraverso apposite app. >> Richiedi info su SmartKlimit.
Per una piena resa dell’impianto di riscaldamento è inoltre importante:
>> Effettuare la manutenzione annuale della caldaia, possibilmente prima di metterla in funzione.
>> Limitare l’apertura delle finestre. Per arieggiare i locali bastano pochi minuti.
>> Migliorare la coibentazione dell’immobile, ed in ogni caso ricordarsi di chiudere persiane e tapparelle nelle ore più fredde della giornata.
>> Installare pannelli riflettenti tra muro e calorifero per ridurre le dispersioni di calore.
L’adozione dei comportamenti sopra citati contribuisce ad un notevole risparmio sui normali consumi energetici.
Sperando che i nostri consigli possano esserVi utili, non ci resta quindi che augurarvi un caldo inverno in compagnia delle valvole termostatiche Herz.
Per ulteriori approfondimenti Vi consigliamo di leggere anche l’articolo “Riscaldamento: Ecco la guida per l’utente finale”.
Con la presente desideriamo rispondere alle domande che con maggior frequenza ci vengono poste in merito alla termoregolazione. Il nostro intento è di spiegare perché la termoregolazione non va vista solamente come un’imposizione normativa, bensì come una valida opportunità di comfort e di risparmio in termini sia economici che di consumi energetici . Ma iniziamo subito con la prima domanda…
1. Che cos’è la termoregolazione?
Per termoregolazione si intende la regolazione automatica della temperatura ambiente mediante l’ausilio di appositi dispositivi: le valvole termostatiche in primis. L’obiettivo finale consiste comunque nel far lavorare correttamente l’impianto di riscaldamento nella sua interezza, affinché eroghi la giusta quantità di calore, dove e quando serve. In tal senso le valvole termostatiche, ove correttamente installate, agiscono sul singolo radiatore di riferimento consentendo una diversa regolazione della temperatura per ciascun locale.
2. Perché è importante effettuare interventi di termoregolazione?
La termoregolazione consente di ottenere diversi vantaggi. I principali sono:
– Bilanciamento automatico dell’impianto idraulico;
– Utilizzo appropriato dei corpi scaldanti, anche se sovradimensionati; ***
– Recupero degli apporti gratuiti (calore prodotto da fonti alternative non direttamente riconducibili all’impianto idraulico. Es.: calore prodotto cucinando, irraggiamento solare, ecc…);
– Valorizzazione degli interventi di coibentazione (es.: sostituzione serramenti, cappotto, ecc…)
*** La maggior parte degli impianti in Italia sono sovradimensionati, poiché si tende ad aumentare la portata d’acqua e la potenza dei circolatori onde sopperire a possibili sbilanciamenti dell’impianto. Di conseguenza i corpi scaldanti hanno spesso potenze superiori a quelle effettivamente richieste.
3. La termoregolazione è sufficiente per ottenere la riqualificazione energetica di un edificio?
La termoregolazione è il primo passo per ottenere importanti risultati a livello di risparmio energetico, poiché consente di sfruttare l’impianto di riscaldamento secondo le reali esigenze degli utenti. Negli edifici condominiali inoltre, per aumentare l’efficacia della termoregolazione, è opportuno installare anche dispositivi per la contabilizzazione, per valutare gli effettivi consumi per singola unità abitativa. Ulteriori interventi che è consigliabile eseguire successivamente sono la coibentazione e la sostituzione del generatore di calore con uno ad alto rendimento. In ogni caso, prima di effettuare qualsiasi intervento di riqualificazione energetica, è necessario richiedere una diagnosi energetica dell’immobile. Essa serve per determinare innanzitutto il suo reale profilo di consumo energetico, nonché le possibilità di ottimizzazione della resa dell’immobile a livello di riscaldamento.
4. La termoregolazione va eseguita su tutti gli immobili?
La termoregolazione è obbligatoria per tutti gli edifici, sia civili che industriali, ma riguarda in particolar modo i condomini con riscaldamento centralizzato (vedi DPR 412/93 Art. 7 Comma 7).
5. Quali aspetti bisogna valutare in caso di termoregolazione con valvole termostatiche?
Di seguito riportiamo alcuni aspetti da non sottovalutare quando si esegue la termoregolazione con valvole termostatiche:
– Corpi scaldanti: differenziarli per singolo locale in base alle potenze effettivamente necessarie.
– Valvole termostatiche: diametro, tipo di sensore, orientamento, sensore/comando remoto, antivandalismo, ecc…).
– Grado di preregolazione delle valvole.
– Circolatore: sono necessari i circolatori elettronici a portata variabile.
– Valvole di regolazione della pressione differenziale (necessarie per impianti di grandi dimensioni).
– Calcolare la nuova curva di compensazione climatica.
– Testare il corretto funzionamento dell’impianto anche a carico ridotto.
6. Le valvole termostatiche vanno installate su tutti i corpi scaldanti?
La risposta non può che essere SI, se non si vogliono vanificare i vantaggi ottenibili con la termoregolazione.
7. Quali effetti si hanno a seguito dell’installazione delle valvole termostatiche?
Le valvole termostatiche cambiano il funzionamento dell’impianto idraulico ed il comportamento dei corpi scaldanti. Di fatto si scalderanno solo i radiatori presenti nelle stanze ove c’è bisogno. Ad esempio, i radiatori in cucina tenderanno a rimanere freddi poiché la temperatura ambiente ideale viene mantenuta grazie agli apporti gratuiti di calore generati ad esempio cucinando. I corpi scaldati inoltre risulteranno caldi nella parte superiore e freddi in basso. Contrariamente a quanto si possa pensare, questo è indice che la valvola termostatica sta lavorando adeguatamente! In generale, nell’impianto si avrà una drastica riduzione della portata d’acqua.
8. Come si ottiene la temperatura desiderata in un determinato locale?
Sulla testa termostatica sono presenti dei numeri da 0 a 5. Posizionando la manopola in corrispondenza di una di queste cifre, si stabilisce il grado di apertura della valvole e, conseguentemente, la quantità d’acqua da far scorrere. In base a queste impostazioni è possibile regolare la temperatura ambiente come desiderato. Nel caso in cui la valvola termostatica debba essere installata su un radiatore che si trova in una nicchia oppure coperto da un copriradiatore o da tendaggi, c’è la possibilità di utilizzare appositi sensori a distanza.
Spesso ci vengono poste delle domande in merito ai sistemi a pannelli radianti, abbiamo quindi selezionato alcune tra le più interessanti con l’intento di fornire utili informazioni in merito all’argomento:…
1. Che differenza c’è tra i sistemi radianti a pavimento, a parete ed a soffitto?
Questi sistemi radianti offrono tutti il medesimo principio per la climatizzazione degli ambienti. I sistemi a soffitto ed a parete sono più veloci nell’andare a regime perché di base non hanno il massetto sopra il pacchetto radiante e sono frequentemente preferiti soprattutto se il raffrescamento è una componente importante del sistema in quanto permettono di avere rese migliori (sempre naturalmente abbinati a impianti di deumidificazione). Di contro possono risultare meno semplici da installare (es.: nel sistema a soffitto bisogna creare un controsoffitto e quindi, nella fase di installazione l’idraulico e chi esegue la controsoffittatura devono lavorare in stretta sinergia) e, soprattutto per il sistema a parete, l’arredo determina un forte condizionamento (es.: se si posiziona un armadio davanti ad una parete non si scalda la stanza ma l’armadio…). Tali vincoli risulterebbero ancor più evidenti nel momento in cui si decidesse di cambiare l’arredamento, poiché bisognerebbe comunque rispettare l’impianto esistente. Con l’impianto a pavimento l’installazione è più semplice e meno soggetta alle disposizioni degli arredi.
2. Perché i sistemi radianti consentono di ridurre i consumi energetici?
Il concetto di base è molto semplice: mandando in circolo nell’impianto acqua meno calda, si spende meno energia per scaldarla. I sistemi radianti permettono infatti di riscaldare ampie superfici a bassa temperatura e richiedono pertanto minor energia per riscaldare l’acqua necessaria al loro funzionamento e, quindi per portare in temperatura i locali. Rispetto ai sistemi tradizionali, la temperatura dell’aria può essere mantenuta molto più bassa perché si ha un irraggiamento diretto dal pavimento e quindi un’immediata percezione del calore.
3. I sistemi radianti a pavimento possono essere installati ovunque?
In linea di principio non vi sono particolari limitazioni all’installazione di sistemi a pannelli radianti, ma per ogni realizzazione è comunque fondamentale considerare le specifiche progettuali dell’immobile, onde sviluppare impianti altamente efficienti e che naturalmente soddisfino le dispersioni termiche calcolate. In generale, si consiglia comunque l’installazione in edifici di nuova costruzione o in caso di ristrutturazioni importanti che prevedano anche il rifacimento dell’impianto idraulico e/o dei pavimenti.
4. I sistemi radianti si possono installare con qualsiasi tipo di pavimentazione?
Il tipo di pavimentazione scelta (legno, ceramica …) non influisce sui sistemi radianti, nemmeno quanto vengono utilizzati i pannelli a pavimento. Contrariamente a quanto spesso si sente dire, gli impianti a pavimento sono un’ottima soluzione anche quando si opta per una pavimentazione in legno. Ovviamente la qualità della progettazione, dei materiali scelti e le modalità di posa possono influire sul risultato finale. Per questo consigliamo sempre di scegliere installatori capaci e prodotti garantiti come quelli HERZ.
5. Perchè le pompe di calore sono il generatore di calore ideale per questi sistemi?
Le pompe di calore sono un prodotto perfetto se fatte lavorare a basse temperature come serve nei sistemi a pannelli radianti. Esse sono sicure, poiché non utilizzando combustibili fossili, eliminano il pericolo di scoppio ed incendio e non emettono gas nocivi. Inoltre, scegliendo una pompa di calore come generatore per l’impianto, si riduce il rischio di svalutazione futura dell’immobile in quanto esse sono richieste anche secondo quanto previsto dal Dlg 28 attualmente in vigore.
6. Gli impianti di riscaldamento a pavimento sono salutari?
Le sarà sicuramente capitato di sentir dire che gli impianti a pavimento possono provocare vaso dilatazioni delle vene delle gambe con conseguente gonfiore agli arti inferiori. Nei primi impianti a pavimento radiante degli anni ‘60, quando la tecnica e l’esperienza erano minori, l’acqua circolava ad alta temperatura 50-60 °C e portava il pavimento a temperature troppo elevate con effettivi danni alla salute in quanto la temperatura del pavimento era superiore o molto vicina a quella del corpo umano. L’attuale normativa sugli impianti a pavimento radiante prevede che la temperatura superficiale del pavimento non possa superare i 29°C nelle zone di soggiorno permanente. Inoltre, gli impianti a pavimento contribuiscono a creare un microclima interno stabile e sano, senza sbalzi di temperatura ed a piena garanzia di un assoluto comfort abitativo. Data l’assenza di pulviscolo sospeso (grazie alla riduzione al minimo dei moti convettivi dell’aria) si evitano irritazioni alle vie respiratore, problemi derivanti da specifiche allergie alla polvere, nonché i vistosi baffi neri che si possono osservare sui muri, in corrispondenza dei radiatori.
7. Con i sistemi radianti è possibile avere temperature diverse nelle varie stanze?
Esistono degli appositi sistemi wireless per la regolazione della temperatura. Una soluzione semplice ed ideale per gestire la temperatura di ogni ambiente in modo autonomo attraverso dei termostati o cronotermostati opportunamente installati che mantengono sotto controllo sia la temperatura dell’ambiente che quella della superficie scaldante. Quest’ultimo fattore risulta particolarmente importante per gli impianti a pavimento combinati con pavimentazioni in legno, le quali devono essere mantenute entro certe temperature indicate dal produttore del legno.
8. Gli impianti a pavimento possono fungere da isolamento acustico?
È importante precisare che gli impianti a pavimento sono un sistema di riscaldamento e non un metodo di isolamento acustico. Tuttavia, dato che per l’istallazione è necessaria la posa di appositi pannelli sotto il pavimento, la loro presenza contribuisce in una certa misura all’abbattimento di alcuni rumori che normalmente si trasmettono tra i piani in assenza di un isolamento acustico. Sottolineiamo comunque che esistono delle versioni speciali di pannelli a pavimento (es.: Herz PaviSilent), appositamente studiate per migliorare l’abbattimento acustico negli edifici.
Perché con le valvole termostatiche non raggiungo la temperatura ambiente che desidero?
In alcune occasioni il radiatore si trova ad essere coperto da copriradiatori, pesanti tendaggi o semplicemente in posizioni non ottimali o difficilmente raggiungibili, è per questo che esistono regolatori termostatici che permettono di rilevare la temperatura in una posizione diversa da quella in cui si trova il radiatore ottenendo una corretta regolazione della temperatura nell’ambiente.
Perché i radiatori sono caldi solo a metà?
Contrariamente alle comuni convinzioni, se toccando i radiatori si riscontra che essi sono caldi nella parte superiore e freddi in quella inferiore, significa che le valvole termostatiche stanno lavorano correttamente. Le valvole termostatiche infatti forniscono ad ogni radiatore solo la quantità d’acqua necessaria a mantenere la temperatura ambiente impostata per ogni stanza. Il radiatore diventa progressivamente freddo verso il basso poiché il calore da esso prodotto viene ceduto al locale per riscaldarlo. Ciò è quindi indice di una esatta regolazione della temperatura nell’ambiente.
Perché i radiatori di alcune stanze sono freddi?
Ciò dipende da come sono state regolate le teste termostatiche (quindi dalle temperature di riferimento che si è deciso di impostare nelle varie stanze) e da eventuali apporti gratuiti di calore (es.: stanza esposta al sole, presenza di persone ed elettrodomestici nel locale, calore generato cucinando, ecc…). Grazie alle valvole termostatiche si scaldano infatti solo i radiatori presenti nei locali ove c’è bisogno, con un conseguente risparmio energetico. Ricordiamo inoltre che le valvole termostatiche vanno installate su tutti i corpi scaldanti, se non si vogliono vanificare i vantaggi ottenibili con la termoregolazione.
Altri consigli utili?
– Non utilizzare copriradiatori.
– Evitare di coprire i radiatori con tendaggi, mobili o altri ingombri..
– Posizionare le teste termostatiche in corrispondenza di valori diversi nelle varie stanze in modo da riscaldare la casa in base alle effettive esigenze d’uso dei vari ambienti.
– Impostare una temperatura ambiente massima di 20 °C.
Il bilanciamento è un aspetto estremamente rilevante ai fini del corretto e puntale funzionamento dell’impianto di riscaldamento.
Bilanciare un impianto di riscaldamento significa intervenire sulla distribuzione del fluido termovettore, ossia l’acqua che circola all’interno delle tubazioni costituenti l’impianto stesso.
Di fatto, ogni zona dell’impianto e, ancor più nello specifico ogni utenza e conseguentemente ogni singolo radiatore, deve ricevere la giusta quantità d’acqua, in base al variare del fabbisogno e soprattutto secondo la temperatura ambiente da garantire.
Se l’impianto è correttamente bilanciato, non devono quindi esserci zone sovra o sotto-alimentante, ossia troppo calde o troppo fredde. Al contrario il calore deve risultare equamente distribuito, onde assicurare un reale comfort termico.
Per un ulteriore approfondimento guarda la video risposta dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
L’installazione delle valvole di bilanciamento e la conseguente regolazione dell’impianto di riscaldamento consente di:
– Risolvere squilibri nella distribuzione del fluido termovettore, eliminando zone sovra
e sotto-alimentate.
– Eliminare/prevenire eventuali fenomeni di rumorosità negli impianti.
– Ottimizzare il funzionamento del circolatore.
– Far lavorare l’impianto in modo più efficiente (riduzione degli sprechi energetici).
Per un ulteriore approfondimento guarda il video dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
Attraverso il bilanciamento si mira a raggiungere un opportuno compromesso tra i valori di progetto e le reali condizioni di lavoro dell’impianto, onde ottenere una perfetta ripartizione del fluido termovettore nelle diverse zone ed in base al variare degli effettivi fabbisogni.
Questa operazione va quindi sicuramente eseguita dopo la realizzazione e durante il collaudo dell’impianto di riscaldamento e, qualora vengano effettuati interventi di manutenzione particolari che possano influire sulla portata e sulla pressione differenziale.
Per un ulteriore approfondimento guarda il video dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
Non è molto scientifico, ma sufficientemente pratico… controllare la temperatura dei radiatori.
Se i radiatori più vicini alla centrale termica risultano totalmente caldi, mentre quelli più sfavoriti sono freddi (o quasi) allora la diagnosi è chiara… l’impianto è sbilanciato.
Nell’immagine a fianco si può vedere un esempio di radiatori alimentati da una rete di distribuzione correttamente bilanciata.
Per un ulteriore approfondimento guarda il video dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
Quando si esegue il bilanciamento idraulico dell’impianto si interviene su due variabili:
– Portata volumetrica: il volume, quindi la “quantità” d’acqua che scorre all’interno del sistema in una data unità di tempo (m3/sec, l/sec, ecc.…).
– Pressione differenziale: variazione di pressione tra due punti (es.: in entrata ed in uscita dalla valvola). Aumenta proporzionalmente con l’aumentare della portata ed è rilevabile solo quando il fluido termovettore è in movimento.
Fondamentali da considerare sono i seguenti concetti:
– Maggiori sono le dimensioni delle tubazioni tanto più facilmente l’acqua scorre
– Le perdite di carico aumentano proporzionalmente al flusso d’acqua (portata)
– Al diminuire del diametro del tubo aumenta la velocità del fluido, nonché la resistenza dovuta alla rugosità del tubo stesso.
Per un ulteriore approfondimento guarda il video dell’ingegner Laurent Roberto Socal (Presidente ANTA).
Valvole di bilanciamento… il nome è a dir poco emblematico. L’installazione di tali dispositivi consente di creare una resistenza ove richiesto. Sono regolabili in base alle diverse necessità.
Le valvole di bilanciamento hanno tre funzioni:
– Intercettazione
– Regolazione
– Misurazione: della perdita di pressione del fluido termovettore al passaggio attraverso un orifizio (fisso o variabile). Conoscendo la caratteristica dell’orifizio si può calcolare il flusso (portata) che provoca tale perdita di pressione.
Valvole di bilanciamento… il nome è a dir poco emblematico. L’installazione di tali dispositivi consente di creare una resistenza ove richiesto. Sono regolabili in base alle diverse necessità.
Le valvole di bilanciamento hanno tre funzioni:
– Intercettazione
– Regolazione
– Misurazione: della perdita di pressione del fluido termovettore al passaggio attraverso un orifizio (fisso o variabile). Conoscendo la caratteristica dell’orifizio si può calcolare il flusso (portata) che provoca tale perdita di pressione.
Lungo il circuito idraulico, il fluido termovettore incontra diversi tipi di resistenze che ne frenano il flusso. Si generano così delle perdite di carico. Per ottenere una giusta distribuzione, in pratica è necessario inserire un’ulteriore “resistenza” sui circuiti a minor perdita di carico.
Una valvola di bilanciamento, come tutte le resistenze passive di un circuito, crea una perdita di carico. Tale fondamentale caratteristica, opportunamente applicata, consente di correggere i valori di pressione differenziale ed ottenere il corretto valore di portata nei circuiti.
Se installate senza l’ausilio di altri prodotti complementari le valvole di bilanciamento possono essere montate sia sulla mandata che sul ritorno. Solitamente, per questioni di praticità, si consiglia però quest’ultima opzione.
Ogni valvola di bilanciamento deve sempre essere obbligatoriamente correlata del suo diagramma di funzionamento. Osservando le curve caratteristiche si possono ricavare i valori di portata o pressione differenziale (Δp). Trovando la linea di regolazione nel grafico e incrociandola con il valore Δp, si troverà la portata. Si dovrà quindi agire di conseguenza sulla posizione del volantino. A seconda di quanto viene chiuso l’otturatore della valvola di bilanciamento si otterranno infinite curve che normalmente sono riassunte nelle principali identificate con il numero di giri del volantino. In base a come decidiamo di procedere, è possibile mantenere la pressione differenziale costante e diminuire la portata o mantenere la portata costante e variare il Δp.
Sei un installatore idraulico? Allora devi assolutamente guardare questo video!.
Lo sai che è possibile intervenire sulle valvole termostatiche mantenendo l’impianto in pressione e quindi senza svuotarlo? Come?! Semplice, utilizzando Herz Changefix, il nostro esclusivo estrattore a tenuta.
Grazie a questo particolare strumento, è infatti possibile:
– Sostituire il gruppo otturatore della valvola.
– Effettuare la pulizia della sede di battuta del vitone.
– Misurare la pressione differenziale direttamente sulla valvola termostatica.
…Tutto senza svuotare l’impianto!
Ecco quindi le video istruzioni per utilizzare correttamente Herz Changefix.
È facile, prova anche tu!