21 Giugno 2021
Attraverso le nostre newsletter tecniche abbiamo analizzato e discusso molteplici aspetti legati alla corretta installazione e manutenzione degli impianti di distribuzione di acqua sanitaria.
Oggi vogliamo soffermarci ancora una volta sulla qualità e sulla potabilità dell’acqua, poiché tali argomenti sono direttamente collegati al nostro stato di salute. Il nostro corpo così come la terra in cui viviamo sono composti per la maggior parte da acqua, questo è risaputo, ma non tutte le acque sono uguali. Curarci quindi della “bontà”, sia in termini di gusto che di salubrità, dell’acqua che beviamo e che utilizziamo per cucinare, per lavarci ecc… è un gesto fondamentale per salvaguardare il nostro benessere personale e quello della nostra famiglia.
Quando si parla di salute le domande fioccano sempre copiose come è giusto che sia.
Vediamo quindi di riordinare le idee e mettere nero su bianco alcuni utili consigli tecnici e non.
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L’ABC DELL’ACQUA POTABILE
Partiamo da alcune fondamentali raccomandazioni per la corretta progettazione dei sistemi idrosanitari, tenendo però presente che oggi ci concentreremo comunque sulla parte iniziale dell’impianto, ovvero là dove esso entra in contatto con la rete idrica pubblica. Un punto critico per la sicurezza igienica del nostro impianto, ma nonostante questo, solitamente poco curato.
Cose che devi sapere:
Per ulteriori approfondimenti in merito al trattamento dell’acqua potabile, ti consigliamo di consultare il testo della norma UNI EN 806 e D. Lgs. 31/01.
IL DOPPIO ASPETTO DELLA PROTEZIONE
Impianto sanitario versus rete idrica pubblica: uno scontro ad armi pari?
SI, se l’impianto privato è dotato degli opportuni dispositivi di sicurezza:
→ Impianto sanitario: Come impedire la contaminazione da agenti esterni e danni da pressione
I filtri per acqua vanno installati all’ingresso dei sistemi di distribuzione acqua potabile per proteggerla da eventuale inquinamento. Con questo dispositivo il sistema risulta propriamente protetto e sicuro. Grazie alle dimensioni compatte i filtri Herz possono essere installati in ogni impianto.
Particolare attenzione va dedicata al Filtro Herz per acqua fredda con riduttore di pressione, poiché oltre a garantire la salubrità dell’acqua protegge anche l’impianto dalla sovrapressione della rete pubblica, portando la pressione in ingresso al valore desiderato
→ Rete idrica pubblica: Come evitare il riflusso
Per impedire eventuali sversamenti accidentali dagli impianti dei singoli edifici verso la rete idrica pubblica si consiglia l’installazione del disconnettore a zona di pressione controllabile, tipo BA. Esso previene la contropressione, il riflusso e il controsifonamento di acqua contaminata verso l’acqua potabile secondo quanto richiesto dalla norma EN 1717.
Vanno quindi usati ovunque ci sia un collegamento tra l’acquedotto e gli impianti privati, siano essi destinati al riscaldamento piuttosto che all’acqua potabile e ove sia consentito usare il sistema di tipo “BA”. Gli impieghi più comuni sono per gli impianti di riscaldamento, impianti di irrigazione giardini, impianti per lavaggio a secco, laboratori, impianti di depurazione e addolcimento acque e impianti di disinfestazione e sterilizzazione (se il tipo “BA” è consentito).
Questo dispositivo lavora secondo il principio delle 3 zone a pressione differenziata dove la zona intermedia, che scarica all’esterno, è separata dalla zona di ingresso e da quella di uscita per mezzo di 2 valvole di non ritorno. In una normale condizione di impiego la pressione decresce tra le 3 zone in direzione dell’uscita non permettendo nessun riflusso. La zona intermedia scarica verso l’esterno quando la differenza di pressione tra zona di ingresso e zona intermedia scende sotto 140 mbar. L’eventuale acqua contaminata che rifluisce verso l’ingresso viene perciò scaricata ed eliminata attraverso lo scarico in plastica previsto per tale scopo.
