5 Dicembre 2017
Conosci veramente i sistemi di riscaldamento a pannelli radianti? Se hai qualche dubbio, leggi questo articolo!
Pur essendo un tipo di installazione è ormai largamente diffusa, soprattutto per gli edifici di nuova costruzione, persistono tuttora alcune errate “credenze” derivanti dalle caratteristiche tecniche dei primi impianti di riscaldamento di questa tipologia. Per fare chiarezza, oggi rispondiamo ad alcuni dei quesiti che ci vengono posti dai nostri clienti con maggior frequenza.
FAQ SUGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO A PANNELLI RADIANTI:
1. I sistemi radianti a pavimento sono più “salubri” rispetto ad altri tipi di impianto? la qualità dell’aria è migliore?
Il riscaldamento a pannelli radianti a pavimento non permette la formazione di zone umide nel pavimento, quindi non si possono formare muffe (anche sulle pareti degli ambienti in cui è presente) e conseguenti proliferazioni di acari o batteri. Essendo un impianto che lavora a bassa temperatura del fluido vettore (acqua) non si possono innescare combustioni di polveri o pulviscoli e i moti convettivi sono quasi assenti. Di conseguenza non si creano ambienti malsani che potrebbero essere causa di allergie, difficoltà respiratorie, senso di arsura e irritazioni alla gola.
Esempio di diffusione nell’ambiente di pulviscolo sollevato da radiatori
2. I sistemi radianti a pavimento sono impianti che non si fanno notare. È vero?
L’impianto a pavimento radiante permette ad ognuno di disporre dei propri ambienti come meglio crede, senza vincoli di natura estetica e negli arredi. Con un impianto a pavimento radiante gli spazi diventano completamente disponibili e liberi. Si può quindi ottenere il benessere termico desiderato, senza antiestetici elementi a vista.
Nelle ristrutturazioni di edifici antichi, storici o nelle chiese questa caratteristica assume un ruolo fondamentale preservando l’integrità architettonica e artistica degli ambienti. Inoltre, i sistemi radianti a pavimento sono molto silenziosi e non recano disturbo agli occupanti dei locali.
Esempio installazione sistema di un di riscaldamento a pannelli radianti Herz presso la Chiesa San Costanzo PG
3. I sistemi radianti a pavimento garantiscono un risparmio energetico?
Lavorando con basse temperature del fluido vettore (acqua) e su ampie superfici radianti (l’intero pavimento) è possibile ottenere un elevato livello di comfort con costi inferiori rispetto ad altre soluzioni impiantistiche. È difficile stabilire una percentuale precisa di risparmio perché i fattori in gioco sono molti e dipendono sia dalle caratteristiche dei materiali usati che dalla corretta posa degli stessi, ma si può stimare tra il 15% e il 20%.
Ricordiamoci infatti che oltre al normale isolamento dell’abitazione, grazie all’impianto a pavimento aggiungiamo un ulteriore barriera, con il pannello isolante, alle dispersioni termiche e questo significa minor necessità di calore da fornire per mantenere l’equilibrio termico degli ambienti. Da alcuni studi sperimentali eseguiti si è trovato che la presenza di un pannello isolante riduce le dispersioni verso il basso di circa la metà.
Fornire calore a bassa temperatura significa avere minori dispersioni e un gradiente termico inferiore rispetto ad altri impianti, oltretutto come abbiamo visto non si genera il fenomeno della stratificazione del calore verso l’alto, perciò anche con stanze molto alte non si va a riscaldare inutilmente un volume non utilizzato. L’effetto radiante che si propaga poi anche verso i muri circostanti permette di mantenere una temperatura di comfort generalmente inferiore di 1 °C rispetto ad un impianto tradizionale e ad ogni grado centigrado in meno corrisponde circa un 7% di consumo in meno.
4. Esistono dei limiti all’installazione di un impianto a pavimento radiante?
Ci sono situazioni in cui tale sistema non è consigliato o non è idoneo agli scopi che il progettista e l’utilizzatore finale si prefiggono. Un’abitazione situata in posizioni geografiche dove la richiesta di calore è elevata o, il più delle volte, dove il grado di isolamento generale dell’edificio è pessimo, necessiterà di potenze termiche che un impianto a pavimento radiante non può fornire se si vuole mantenere una temperatura superficiale entro la norma (inferiore a 29 °C nei locali di soggiorno e 35 °C nelle zone periferiche o nei bagni). In questi casi può essere necessario integrare all’impianto a pavimento radiante dei radiatori ove necessario o, decidere di optare interamente per un impianto tradizionale.
I tempi di messa a regime di un impianto a pavimento radiante sono superiori a quelli di un normale impianto a radiatori a causa dell’inerzia termica del massetto sopra la tubazione, perciò in locali dove si prevedano periodi di riscaldamento brevi e discontinui (case vacanza) o dove si vogliano causare repentini cambiamenti delle temperature interne, tale sistema non è molto indicato.
Se la struttura dell’edificio non è stata pensata per l’impianto a pavimento radiante si potrebbero non disporre delle altezze minime indispensabili per l’esecuzione degli impianti tecnici e della successiva posa del pacchetto radiante, quindi un normale impianto a pavimento radiante non trova spazio e si deve far uso di speciali sistemi “ribassati” o in casi particolari (normalmente ristrutturazioni) di sistemi definiti “a secco” cioè senza massetto.
PER APPROFONDIRE:
→ Leggi anche “HERZ: LE FAQ SUI SISTEMI DI RISCALDAMENTO A PANNELLI RADIANTI”
→ Leggi le nostre referenze
GAMMA HERZ PER IL RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE
PAVIEDIL – NOVITÀ >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviEdil preformato con nocche
Pannello in polistirene espanso a celle chiuse marcato CE secondo la norma UNI EN 13163. Una particolare sagomatura a cilindro, sulla faccia a contatto con il solaio, conferisce un migliore adattamento ad ogni superficie ed un lieve abbattimento del rumore da calpestio.
Contattaci ora per info >>
PAVIFLAT >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviFlat preformato liscio
Pannello in polistirene espanso a celle chiuse marcato CE secondo la norma UNI EN 13163 accoppiato a caldo con un film da 160 micron di PS compatto antiurto con funzione barriera vapore, provvisto di tracciatura a croce con passo di posa 100 mm, scanalature ad incastro maschio/femmina sul perimetro per un accoppiamento stabile.
Contattaci ora per info >>
PAVIPLUS >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviPlus preformato con nocche
Provvisto di bugne sottosquadra per il bloccaggio del tubo con passo di posa 50 mm per l’esecuzione di passi multipli nelle aree perimetrali, scanalature ad incastro maschio/femmina sul perimetro per un accoppiamento stabile.
Contattaci ora per info >>
PAVIPOWER >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviPower preformato con nocche
Pannello in polistirene espanso a celle chiuse marcato CE secondo la norma UNI EN 13163 accoppiato con un foglio plastico da 0,7 mm antiurto con funzione barriera vapore, provvisto di bugne sottosquadra per il bloccaggio del tubo con passo di posa 50 mm. Accoppiamento pannelli stabile.
Contattaci ora per info >>
PAVIDRY >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviDry con lamina termoconduttrice
Pannello realizzato in polistirene espanso EPS 200 presagomato, autoestinguente, esente da CFC. Il rivestimento superiore del pannello è costituito da una lamina termoconduttrice di alluminio liscio dello spessore di 0,3 mm con incastri per l’alloggiamento della tubazione avente diametro 16 o 17 mm. Elevata resistenza allo schiacciamento e agli urti.
Contattaci ora per info >>
PAVINET >>
Pannello per riscaldamento a pavimento PaviFlat preformato liscio + Rete metallica
Pannello in polistirene espanso a celle chiuse marcato CE secondo la norma UNI EN 13163 accoppiato a caldo con un film da 160 micron di PS compatto antiurto con funzione barriera vapore. Passo di posa 100 mm. Rete metallica elettrosaldata rifilata in filo di acciaio zincato spessore 3mm con maglia multipla.
